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Linfoadenopatia associata a K retto: valutazione prospettica dei criteri EUS

Gleeson FC, Clain JE, Papachristou GI, Rajan E, Topazian MD, Wang KK, Levy MJ
Gastrointest Endosc 2009;69:896-903

Nonostante siano state identificate delle caratteristiche EUS che predicono accuratamente la presenza di metastasi linfonodali nel cancro esofageo, risultano poco accurate per tumori di altre sedi e pochi dati sono disponibili per il cancro rettale.
Questo studio prospettico include 76 pazienti con tumore rettale sottoposti ad EUS per la stadiazione della neoplasia con l'obiettivo di determinare l'accuratezza delle 4 caratteristiche EUS dei linfonodi considerate predittive di malignità e della dimensione dei linfonodi per evitare l'esecuzione di una FNA.
Risultati: i linfonodi perirettali sono stati evidenziati in 52 pazienti: 46 pazienti (88%) considerati N1 in base ai criteri EUS standard e 6 (12%) considerati M1.
La ipoecogenicità del linfonodo ed un asse minore > 5 mm risultano fattori predittivi di malignità.
Il numero di caratteristiche EUS considerate predittive di malignità non sono in grado di distinguere i linfonodi benigni dai maligni e solo i linfonodi con tutti e 4 i criteri EUS risultano maligni all'esame citologico nel 100% dei casi, ma è da considerare che solo il 33% dei linfonodi maligni presentava tutti i 4 criteri EUS.
Per quanto riguarda il criterio dimensionale un cut-off di 6 mm e di 9 mm di asse minore sono specifici nel 90% e nel 95% dei casi rispettivamente.
Nonostante i limiti, questo studio dimostra che le caratteristiche EUS convenzionali, da sole o in combinazione, sono inadeguate nel predire la presenza di metastasi linfonodali in pazienti con cancro rettale e suggerisce l'esecuzione di una FNA per confermare la presenza di cellule maligne.