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Hsiu-Chi Cheng, MD, Wei-Lun Chang, MD, Yi-Chun Yeh, MS, Wei-Ying Chen, MD, Yu-Ching Tsai, MD, Bor-Shyang Sheu, MD. Gastrointestinal Endoscopy 2009, Volume 70, No.3:433-439.
Articolo selezionato e commentato da Castellani Danilo (danilo-cast@libero.it)
In questo studio, condotto in un gruppo asiatico di 147 pazienti con una o più comorbidità, ricoveratisi tra il 2004 e 2008 per sanguinamento da ulcera peptica controllato con emostasi endoscopica (terapia iniettiva ± heat probe, argon plasma coagulation, band ligation o hemoclip), viene confrontata l'efficacia di una terapia infusionale continua con IPP a basso dosaggio (3,3 mg/ora) prolungata per 7 giorni, verso l'attuale terapia “standard” (IPP in infusione continua al dosaggio di 8 mg/ora per 3 giorni). I risultati evidenziano come il risanguinamento nei primi 7 giorni dal trattamento emostatico endoscopico è uguale nei due gruppi, ma valutando tale rischio dall'8° al 28° giorno c'è un vantaggio statisticamente significativo nel gruppo che assume gli IPP a basso dosaggio e per una durata prolungata. Se tali dati verranno confermati da altri studi, dosaggi inferiori di IPP non modificherebbero la risposta in termini di risanguinamento da ulcera peptica trattata endoscopicamente, ed un prolungamento del trattamento infusionale sarebbe più efficace.
Redattore: Raffaele Manta