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JJY Sung, KKF Tsoi, TKW Ma, M Yung, J YW Lau, PWY Chiu. Am J Gastroenterol 2010; 105: 84-89.
Studio prospettico su 10.828 casi affetti da ulcera peptica sanguinante.
Nonostante il progressivo calo della patologia ulcerosa e i progressi nel trattamento medico ed endoscopico, l'ulcera peptica sanguinante rimane a tutto oggi un importante problema clinico con una mortalità del 5-10%. Tale dato è da correlarsi all'età dei pazienti, alle comorbidità associate e al sempre più frequente uso di FANS e/o aspirina.
Scopo dello studio: valutare le cause di morte in una corte di pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante ed afferenti presso un centro di III livello (The Prince of Wales Hospital, Chinese University of Hong Kong).
Metodi: arruolati dal 1993 al 2005 tutti i pazienti con ulcera peptica sanguinante. La mortalità era classificata come: correlata o NON correlata direttamente al sanguinamento gastro-intestinale.
Risultati : dei 10.428 casi arruolati, 9.375 pazienti presentavano effettivamente un sanguinamento da ulcera peptica sanguinante e 577 (6,2%) andavano incontro a morte.
Circa l'80% dei decessi NON era direttamente correlato al sanguinamento.
- I decessi correlati direttamente al sanguinamento si verificavano nei pazienti più anziani ed accadevano quando il controllo endoscopico del sanguinamento falliva nell'immediato o a distanza di circa 48 ore.
- I decessi NON correlati direttamente al sanguinamento erano causati da insufficienza multi-organo, problematiche respiratorie, neoplasie terminali.
Conclusioni: cruciale è l'ottimizzazione del management clinico rivolto principalmente a prevenire l'insufficienza multiorgano e le complicazioni cardio-respiratorie, piuttosto che occuparsi esclusivamente dell'emostasi.