Area Editoriale
L'incidenza di diabete mellito dopo trapianto di fegato è del 5-40% e rappresenta uno dei maggiori fattori predittivi negativi di ridotta sopravvivenza e di co-morbilità. In questa review sono presi in considerazione i fattori di rischio per l'insorgenza di diabete post-trapianto:
- del ricevente: età >45 anni, BMI >25, intolleranza glucidica o diabete mellito pre-trapianto (si associano a un aumento di 2.5 volte di diabete dopo trapianto), cirrosi HCV-correlata
- terapia immunosoppressiva: gli inibitori delle calcineurine (l'incidenza è significativamente maggiore con tacrolimus rispetto a ciclosporina) e i corticosteroidi sono i farmaci implicati.
Fondamentale risulta effettuare lo screening dei pazienti per diabete mellito:
- prima del trapianto: va effettuato in qualsiasi momento nel follow-up del candidato e i pazienti con fattori di rischio per diabete (ipertensione arteriosa, dislipidemia, fumatori) dovrebbero ricevere istruzioni in merito ad attività fisica, dieta e calo ponderale
- post-trapianto: monitoraggio della glicemia ogni giorno nella prima settimana poi settimanalmente nel primo mese poi ogni 3 mesi.
Trattamento del diabete di nuova insorgenza:
- attività fisica e dieta
- antidiabetici orali (se non sufficienti dieta e attività fisica): sulfaniluree e pioglitazone (metabolismo epatico) se la funzionalità epatica è normale, in alternativa metformina e acarbosio (eliminazione renale)
- insulina: da utilizzare in caso di severa iperglicemia (in corso di rigetto acuto trattato con steroidi, nel primo periodo post-trapianto).