Area Editoriale
In questa review vengono presi in considerazione la profilassi e il trattamento sia della recidiva di epatite HBV dopo trapianto di fegato per epatopatia HBV-correlata che dell'epatite HBV in riceventi fegato da donatore anti-HBcore+.
Per quanto riguarda la profilassi della recidiva, il trattamento di scelta è rappresentato ancora dalla combinazione delle Immunoglobuline anti-HBsAg intramuscolo con l'antivirale. Con l'utilizzo degli antivirali a più alta barriera genetica (Entecavir e Tenofovir) stanno emergendo dati su un approccio individualizzato con possibile riduzione della dose di Immunoglobuline o la loro sospensione nei pazienti a basso rischio di recidiva (pazienti con bassi livelli di HBV-DNA pre-trapianto, in assenza di resistenze ai farmaci antivirali e in assenza di HCC pre-trapianto).
Nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato da donatore anti-HBcore+ sussiste indicazione a profilassi dell'infezione in caso di assenza di immunità contro HBV (HBsAg-, anti-HBcore-, anti-HBsAg-), o vaccinati (anti-HbsAg+, HBsAg-, anti-HBcore-) o con anti-HBcore+ e anti-HBsAg-. La profilassi standard si basa sulla combinazione di Immunoglobuline e Lamivudina anche se l'utilizzo degli antivirali a più alta barriera genetica e l'alto costo della profilassi con Immunoglobuline stanno indirizzando verso una strategia di sospensione delle Immunoglobuline.