Area Editoriale
In questo lavoro è stata fatta una revisione di registri europei e di vari studi prendendo in considerazione l'influenza dell'età del donatore nei confronti dei seguenti aspetti:
Outcome post-trapianto di fegato: da donatore cadavere: l'età avanzata del donatore (> 60 anni) correla con minor funzionalità e sopravvivenza dell'organo se ricevente affetto da epatite HCV o con MELD >20 o glicemia del donatore > 200 mg/dl o tempo di ischemia fredda > 40 minuti; da donatore vivente: l'utilizzo di organo da donatore > 55 anni si associa a maggior incidenza di complicanze (soprattutto la “small-for-syze graft syndrome”) e maggior mortalità post-trapianto.
Età del donatore come fattore di rischio in score prognostici: sono stati elaborati score predittivi di rischio di insufficienza d'organo post-trapianto che considerano l'età del donatore come parametro fondamentale (tra questi il D-MELD).
Età del donatore come fattore di rischio per complicanza post-trapianto: l'età avanzata del donatore si associa sia a maggior incidenza di stenosi biliari anastomotiche che a maggior recidiva di epatite HCV con fibrosi e graft-loss nei trapiantati per cirrosi HCV.
Rigenerazione epatica ed età: sono descritti vari cambiamenti biologici del fegato con l'età che portano a perdita della capacità proliferativa e della rigenerazione epatica causando pertanto incapacità da parte del fegato di fronteggiare insulti esterni, portando quindi a danni irreversibili.