Area Editoriale
Si tratta di uno studio retrospettivo nazionale di una coorte di pazienti danesi (75 valutati dal 2011 al 2021) con colangiocarcinoma perilare non resecabile ma candidabile a trapianto di fegato sottoposti a valutazione dei linfonodi regionali e non regionali mediante EUS e caratterizzazione istologica dei linfonodi sospetti nell'ambito del programma di trapianto epatico.
Durante l'EUS venivano sottoposti a prelievo bioptico i linfonodi regionali e non regionali sospetti e, qualora evidenza di metastasi, non veniva quindi proseguito l'iter trapiantologico.
Concludono sottolineando come il campionamento istologico dei linfonodi regionali e non regionali sospetti può implementare e ottimizzare la strategia del trapianto di fegato in pazienti con colangiocarcinoma perilare non resecabile.