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Il trapianto di fegato "split" rappresenta un'opzione terapeutica trapiantologica anche se non diffusamente accettata. In questo studio è stato analizzato il trend di tale trapianto epatico in Italia negli ultimi 25 anni (dal 1993 al 2019) dove il trapianto di fegato "split" ha rappresentato l'8.9% dei trapianti di fegato, suddividendo l'analisi in tre differenti periodi temporali: 1 (1993-2005), 2 (2006-2014) e 3 (2015-2019).
Una miglior sopravvivenza di organo e paziente è stata dimostrata per tutti e tre i periodi considerati con trapianto di extended right grafts (ERGs) vs left lateral segment (LLSs). Predittori di sopravvivenza d'organo sono risultati essere: tempo di ischemia fredda < 6h, UNOS stato 2b e 3, volumi del centro trapianto (25-50 casi vs < 25). La sopravvivenza dei pazienti con LLSs è risultata significativamente maggiore nel periodo 2 vs 1 mentre non si è registrato un miglioramento significativo della sopravvivenza dell'organo trapiantato nei tre periodi.
I miglioramenti riportati negli anni in merito alla tecnica "split" sono verosimilmente riconducibili a: miglior selezione del ricevente, miglioramento delle tecniche chirurgiche, matching graft-recipient ed espansione dei criteri di selezione del donatore.