Comunicati stampa
l consigliere nazionale AIGO, Raffaele Manta: "Non c'è una correlazione diretta tra la patologia neoplastica pancreatica per cui l'artista è stato operato e la comparsa di ulcera anastomotica"
Fedez, già ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano, è stato di nuovo portato d’urgenza in sala operatoria l’1 ottobre per sottoporsi ad una gastroscopia e trattare il sanguinamento di un’altra ulcera. Il cantante era stato sottoposto a chirurgia la settimana scorsa e a delle trasfusioni di sangue dopo la scoperta di due ulcere. Per capire meglio cosa sono le ulcere, come si trattano e se nel caso di un paziente fragile queste possono avere esiti più severi tanto da necessitare ricoveri ospedalieri e trasfusioni, l’agenzia di stampa Dire ha intervistato il dottor Raffaele Manta, consigliere nazionale AIGO e Direttore Uoc di Gastroenterologia ed endoscopia Digestiva Area Vasta Toscana Nord-Ovest, presidio ospedaliero di Livorno e Pontedera.
Le due ulcere operate, secondo lei, sono l’esito della chirurgia a cui Fedez era stato sottoposto per un tumore neuroendocrino al pancreas o una problematica slegata dal precedente intervento?
“Sgombriamo il campo da dubbi, non c’è una correlazione diretta tra la patologia neoplastica pancreatica per cui l’artista è stato operato e la comparsa di ulcera anastomotica. C’è tuttavia una correlazione tra la presenza di un sito anastomotico e la formazione di ulcere a tale livello. L’anastomosi- spiega lo specialista- è un punto in cui due estremità del tratto digestivo sono ‘cucite’ e pertanto giustapposte l’una all’altra per garantire la continuità del viscere. Nel caso specifico, Fedez, sottoposto ad intervento chirurgico di duodenocefalopancreasectomia con risparmio del piloro, risulta portatore di un’anastomosi gastro-digiunale su ansa libera alla Roux. E’ noto che un’anastomosi chirurgica rappresenta un punto in cui il rivestimento interno della parete del viscere, conosciuto come ‘mucosa’, è più sottile e fragile così da essere più facilmente soggetta a ‘soluzioni di continuo’ che prendono il nome di ulcere. In linea generale, in pazienti non operati, le ulcere dello stomaco sono legate a fattori infettivi (infezione da Helicobacter pylori) o abuso di farmaci (FANS). Nel caso specifico di Fedez, questo tipo di ulcere non sono collegate a queste cause, ma sono una complicanza imprevedibile e imponderabile della ricostruzione chirurgica, che può essere occasionale o potrebbe ripresentarsi nel tempo”.
In generale cosa sono le ulcere e come si trattano?
“Sono caratterizzate da perdita di tessuto; possono essere più o meno superficiali o profonde e possono essere trattate con la terapia medica, con un intervento endoscopico ‘mininvasivo’ (risolutivo nella maggior parte dei casi)- assicura Manta- ricorrendo alla chirurgia nei casi più gravi o che non rispondono ai precedenti presidi terapeutici”.
Si possono prevenire e se sì come?
“L’ulcera può essere prevenuta rimuovendo le cause infettive che la provocano, oppure adottando una terapia medica con inibitori della pompa protonica (PPI) nei soggetti che assumono cronicamente antiinfiammatori non steroidei, farmaci proverbialmente gastrolesivi”.
Infine è possibile che un paziente ‘fragile’ sia più esposto a problematiche di questo genere?
“Sì, nei soggetti anziani, immunocompromessi, o affetti da patologie croniche- conclude- il rischio di sviluppare lesioni ulcerative può essere più altro che nella popolazione sana”.