Comunicati stampa


Lancio Ansa - Intervista Dottor Paolo Usai Satta, operazione Papa Francesco

Breve digiuno e poi dieta idrica per il post operazione del Papa 
Specialista, 'laparocele a volte collegato a un aumento di peso' 
ROMA 
(ANSA) - ROMA, 07 GIU - Digiuno di 24 ore, poi inizialmente una dieta idrica, quindi nei giorni successivi una ripresa graduale della normale alimentazione. Una probabile copertura antibiotica. Sarà così che probabilmente affronterà la degenza post operatoria Papa Francesco, per il quale è previsto un intervento di plastica addominale correttiva del laparocele tramite laparotomia. Lo spiega ad ANSA Paolo Usai Satta, segretario dell'Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri (Aigo). Dopo i 65 anni, il 60% delle persone ha diverticoli del colon ma nella maggior parte non ha disturbi particolari mentre nel 2-5% dei casi può esserci un'infiammazione. "L'intervento chirurgico - precisa Usai Satta, che dirige la Gastroenterologia dell'Ospedale Brotzu di Cagliari - viene fatto solo in rari casi di stenosi, perforazione o ascesso. Dopo un primo intervento per diverticolite, la possibilità della comparsa di un laparocele, o ernia addominale, è poco frequente ma non rarissima. Il problema può essere accentuato da un aumento di peso. Nel caso specifico di Papa Bergoglio, potrebbe esser dovuto al poco movimento a causa del dolore al ginocchio che gli rende difficile camminare". Quello di Papa Francesco è un intervento delicato dal punto di vista tecnico ma generalmente non complicato dal punto di vista chirurgico. "Quello da lui subito a luglio di 2021 per diverticolite, era stato più complesso. Normalmente la ripresa avviene in pochi giorni, ma una persona anziana potrebbe avere tempi di recupero più lunghi". "Questa erniazione immaginiamo sia abbastanza voluminosa per aver deciso di intervenire chirurgicamente, quindi con un taglio in laparotomia, su una persona anziana. Immediatamente dopo il risveglio dall'anestesia - prosegue l'esperto - in questi casi è opportuno non mangiare perché la peristalsi intestinale viene bloccata dai farmaci anestetici. Dopo le prime 24 ore si può iniziare una ri-alimentazione, inizialmente solo liquida, quindi con acqua, camomilla o tè, mentre gli zuccheri vengono forniti attraverso le flebo. Poi dopo qualche giorno, si possono ricominciare a introdurre alimenti solidi. E' possibile si opti per una copertura antibiotica preventiva, ovvero per prudenza considerata l'età del Papa. Inoltre, potrebbe aver bisogno anche di anticoagulanti se l'allettamento dovesse prolungarsi oltre due o tre giorni". (ANSA). 
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