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Pancia gonfia in estate? I consigli dei gastroenterologi

La pancia gonfia è un disturbo abbastanza comune, che colpisce almeno il 30% della popolazione mondiale. Specialmente durante l'estate, questo fastidio può diventare ancora più evidente, creando disagio e insicurezza. Da AIGO consigli di prevenzione e cura.

Pancia gonfia: un disturbo frequente oltre che un inestetismo, che specie in estate risulta particolarmente sgradito. Dalla digestione ai disturbi intestinali, sono molte le cause di un problema che merita di essere risolto con un approccio medico.

Da AIGO, Associazione Nazionale Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri, i consigli per un'estate più serena, adottando buone pratiche da osservare poi anche nel corso dell'anno.

"Il gonfiore addominale - spiega Danilo Consalvo membro della commissione neuro_gastroenterologia di AIGO, Gastroenterologo presso il reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'AORN A. Cardarelli di Napoli - si manifesta con la sensazione di avere più aria nell'intestino e, spesso, si accompagna anche a movimenti dei muscoli della parete addominale e alla contrazione del diaframma. Il caldo intenso può influenzare significativamente il processo di svuotamento gastrico, portando a sintomi come gonfiore e nausea. La perdita di liquidi attraverso sudorazione, aumentando il rischio di disidratazione, può compromettere le funzioni fisiologiche dell'apparato digestivo. Inoltre, le alte temperature favoriscono la diffusione di virosi intestinali tipiche dell'estate, che possono instaurare disbiosi intestinali, alterando l'equilibrio della flora batterica e aggravando i disturbi digestivi".

Altri fattori possono contribuire al peggioramento della pancia gonfia in estate. "Per esempio, - continua il medico - possono incidere cambiamenti nello stile di vita, frequenti in questa stagione, come l'aumento di cibo e bevande ricche di zuccheri raffinati. Anche l'irregolarità negli orari dei pasti, così come le variazioni nella quantità di cibo consumato, giocano un ruolo importante. A tutto ciò si aggiungono anche i cambi di località e di tecniche di cucina, che rendono spesso più difficile mantenere abitudini alimentari stabili".

 

L'alimentazione gioca infatti un ruolo fondamentale nella gestione della pancia gonfia. "Le diete ad hoc, come quella low FODMAP, senza glutine o lattosio, sono progettate per ridurre l'accumulo di aria nell'intestino e alleviare i fastidi associati. La dieta mediterranea, invece, si distingue per i suoi benefici sul microbiota intestinale, contribuendo a mantenere un equilibrio ottimale della flora batterica e favorendo una migliore digestione".

In linea generale, è consigliabile limitare il consumo di alimenti che favoriscono il gonfiore, come gli zuccheri semplici e raffinati, nonché le fibre insolubili, che possono aumentare la produzione di gas intestinali. Al contrario, favorire alimenti ricchi di fibre solubili, grassi sani e probiotici può aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la salute dell'intestino.

È inoltre importante consumare pasti a ore regolari, mangiare lentamente e masticare a lungo. Evitare di cenare tardi o coricarsi subito dopo cena e fare esercizio fisico costante.

Il contributo di integratori e alimenti naturali

Alcuni integratori e rimedi naturali possono contribuire a ridurre la sensazione di pancia gonfia e il disagio addominale.

Illustra ancora Consalvo: "Il carbone vegetale aiuta a assorbire i gas in eccesso nell'intestino riducendo il gonfiore e il meteorismo, mentre il simeticone agisce come antischiuma, rompendo le bolle di gas nello stomaco e intestino, alleviando la sensazione di distensione e disagio. Alfa e beta galattosidasi sono invece enzimi che favoriscono la digestione di zuccheri complessi come il lattosio e alcune fibre, riducendo la formazione di gas dovuta a un'intolleranza o a fatiche digestiva".

Inoltre, ci sono fitoterapici e oli essenziali che sono stati studiati per il loro effetto carminativo e digestivo come il cumino, che aiuta a stimolare la produzione di enzimi digestivi e ridurre il gonfiore, o la menta piperita nota per il suo effetto rilassante sui muscoli intestinali. Lo zenzero può migliorare la motilità gastrointestinale e ridurre la sensazione di pesantezza mentre oli essenziali di piante come l'olio di finocchio o di menta sono spesso usati in tisane o come supplementi per combattere la produzione di gas.

E se il disturbo non passa? 

Esistono pazienti che, nonostante vari tentativi terapeutici, continuano a lamentare gonfiore e principalmente distensione addominale senza ottenere beneficio, - afferma il dottor Christian Lambiase, membro della commissione Neuro-gastroenterologia AIGO, opera presso l'U.O. di Gastroenterologia dell'azienda Ospedaliero Universitaria Pisana - in questi casi, l'origine del disturbo potrebbe essere legata a una condizione denominata dissinergia addomino-frenica. Questa alterazione rappresenta un disordine della coordinazione neuromuscolare tra il diaframma e la muscolatura della parete addominale: in condizioni fisiologiche, durante l'inspirazione, il diaframma si contrae spingendosi verso il basso, mentre la parete addominale si rilassa per consentire l'espansione dei visceri. Al contrario, durante l'espirazione il diaframma si rilassa e la parete addominale si contrae".

Nei soggetti affetti da dissinergia, questo meccanismo risulta alterato. Questa risposta motoria disorganizzata può amplificare la percezione soggettiva del gonfiore, anche in assenza di un reale aumento del volume intestinale o della produzione di gas.

Ciò sottolinea l'importanza del ruolo neuromuscolare nella genesi del sintomo. Attualmente, la ricerca scientifica è fortemente impegnata nello studio di questo particolare tipo di distensione addominale. In particolare, si stanno sviluppando tecniche riabilitative basate sulla respirazione, mirate a ripristinare una corretta mobilità del diaframma e della parete addominale. Queste strategie potrebbero, in un futuro prossimo, offrire nuove possibilità terapeutiche per il trattamento efficace di questa forma specifica di gonfiore addominale.