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Carenze nelle liste regionali dei centri prescrittori del sofosbuvir: AIGO avvia un'indagine

E' stata recentemente approvata la rimborsabilità del farmaco Sovaldi (sofosbuvir), trattamento innovativo dell'epatite C cronica negli adulti. Dal 6 dicembre scorso il
farmaco è quindi prescrivibile anche se al momento è stato stabilito che possa essere fornito solo a un numero massimo di 50.000 pazienti. Risultato ancora parziale ma
importante al cui conseguimento anche AIGO ha dato un contributo sensibilizzando l'azienda assieme alle altre associazioni professionali e dei pazienti (AISF, SIGE,
SIMI, SIMIT e EpaC).
Su indicazione di AIFA le regioni stanno stilando le liste in cui vengono individuati i Centri autorizzati a prescrivere il Sovaldi (sofosbuvir). In alcune Regioni (come ad
esempio la Lombardia) sono state già elaborate liste di centri prescrittori in cui mancano unità operative di gastroenterologia che già forniscono terapia anti Epatite C. Ciò comporta un'inaccettabile discontinuità di operatività clinica per tali centri (si pensi alla pianificazione dei nuovi trattamenti, proposti ai pazienti già selezionati e mantenuti in attesa di farmaci più tollerabili) e quindi un serio problema per i pazienti che rischiano di perdere il loro punto di riferimento e sono costretti a sobbarcarsi il disagio, le spese e i tempi di viaggi di trasferimento presso centri più distanti.
Il numero dei centri individuati risulta infatti insufficiente e distribuito in modo disomogeneo sul territorio nazionale rispetto alle esigenze di cura della popolazione.
In alcune regioni il numero di centri individuati finora corrisponde a meno della metà dei centri attualmente prescriventi terapie antivirali per l'epatite.
Per questo motivo AIGO, attraverso le sue rappresentanze regionali, ha promosso un'indagine per verificare quali unità operative di Gastroenterologia rispondenti ai
requisiti non sono state incluse nelle liste regionali e provvedere di conseguenza con una segnalazione ufficiale alle direzioni generali sanità di competenza affinché gli
elenchi siano correttamente integrati. E' importante ricordare che la terapia dell'epatite C è stata da sempre una competenza medica e scientifica della Gastroenterologia e che la stessa AIFA ha incluso nella determina del 10 dicembre 2013 la specialità di gastroenterologia tra quelle autorizzate alla prescrizione dei nuovi farmaci; tra l'altro la maggior parte dei centri di Epatologia, da sempre impegnati nella cura dell'epatite virale, sono allocati proprio in unità operative di Gastroenterologia.